Andare in bicicletta contromano è molto utile se si deve guadagnare tempo e prima di via San Vitale a Bologna, nessuna strada mi era mai sembrata pericolosa.
Poi ho cominciato a fare il rider e la bicicletta è diventata il mio unico mezzo di trasporto. Tutte le sere faccio almeno 25 km tra una consegna e l’altra. E tutte le sere mi imbatto in almeno una situazione pericolosa.
La più pericolosa è stata proprio in via San Vitale a Bologna.
Quella volta ho rischiato di investire un signore che voleva attraversare sulle strisce pedonali e che era letteralmente sbucato dal nulla.
Non so quale santo, se esistono i santi, ha fatto sì che io riuscissi a frenare a pochi centimetri di distanza dalle sue ginocchia.
Ho avuto una paura terrificante. E la paura sul viso del signore, quando si è reso conto di cosa sarebbe potuto succedere, è stata ancora più grande.
Via San Vitale a Bologna è una strada che in bicicletta è pericolosa anche se la percorri nel senso giusto. La pista ciclabile è una linea gialla sulla destra, tra le colonne del portico e le auto che ti superano sulla sinistra. Arriva solo a metà strada, perché si interrompe poco prima del semaforo.
Da quel punto, via San Vitale diventa una pista unica per biciclette, moto, auto e bus di linea lunghissimi.
Per ogni 100 volte che la percorro, 90 di queste volte incontro almeno una persona in bicicletta contromano, nemmeno troppo prudente.
Dopo l’episodio del signore che ho rischiato di investire, ho giurato che non avrei mai più percorso via San Vitale in contromano. Ma soprattutto che avrei fatto molta più attenzione al codice della strada.
Nonostante questo, da quando sono un rider in bicicletta, gli automobilisti mi odiano e i pedoni pensano che io non esista.